MACIZO CENTRAL

Spazi naturali
2140
Nel Cammino di Santiago

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Ourense

A Pobra de Trives | Chandrexa de Queixa | Larouco | Laza | Manzaneda | Montederramo | O Bolo | Petín | Viana do Bolo | Vilariño de Conso

Coordinate:
42º 13' 04.9" N - 7º 17' 55.7" W

Descrizione

Il Massiccio Centrale (Macizo Central) occupa una vasta area montuosa praticamente disabitata che ha permesso di conservare importanti sistemi ecologici di transizione. Sono catene propizie per il lupo e le grandi prede: caprioli, cervi e cinghiali, e colme di sorprese botaniche come boschi unici di agrifogli o betulle in una vegetazione spesso orientata alla creazione di pascoli per l´allevamento. La pastorizia tradizionale è presente sulle falde della catena montuosa.
Parliamo di una catena esposta ai cambi lenti della natura e della tradizione. Come castagni secolari che rinnovano tutti gli anni un frutto tenero e dolce o ponti romani per i quali continuano a passare le automobili. Così sembra essere quest´entroterra della provincia di Ourense, dove le cime combinano l´incantesimo agreste della pietra con la dolcezza dei grandi volumi tondeggianti. La Serra de Queixa (Catena di Queixa) possiede il punto più alto a Manzaneda, l´unica stazione invernale della Galizia, ad A Cabeza Grande (1.782 m.) per l´esattezza. Altri paesaggi alpini sulla Serra de San Mamede (Catena di San Mamede - 1.619 m.) o a O Fial das Corzas, con i monti che circondano il Parco Naturale "O Invernadeiro". I fiumi che sorgono su queste vette sono affluenti del Sil verso nord; del Miño tramite l´allegro Arnoia verso ovest; e verso sud invece si avviano i corsi che sfoceranno nel Douro portoghese (Duero).
Ci troviamo quindi in un importante regno dell´acqua che contrasta sia per l´abbondanza come per la scarsezza a seconda delle stagioni, dell´altitudine e dell´orientamento. A poco meno di 200 km dalla costa, è una delle zone con la maggior quantità di precipitazioni sotto forma di pioggia o neve. Le estati sono invece molto asciutte. La temperatura media annua non oltrepassa i 10º C. Il fiume Bibei, che delimita il massiccio a nord-est fino a sfociare nel Sil, da vita a una gola dal chiaro carattere mediterraneo. Nel paesaggio spicca la coltivazione della vite.
FLORA: Rovereti (Quercus pyrenaica). Bosco di Betulle a Montederramo (Betula alba) insieme a carballeiras ( macchie di roveri). Agrifoglio (Ilex aquifolium) e Sorbo dei cacciatori (Sorbus aucuparia). Pascoli alpini di Festuca indigesta e piornal di Cytisus scoparius e C. purgans.
FAUNA: Lupo (Canis lupus),Aquila reale (Aquila chrysaetos), Donnola (Mustela nivalis), Pernice bruna (Perdix perdix hispaniensis). Ungulati nel parco "O Invernadeiro": Capriolo (Capreolus capreolus), Daini (Dama dama)e Cervi (Cervus elaphus).
M.A.N.: Aula della Natura P.N. "O Invernadeiro" e permessi per la visita al parco: Tel.: 988 386 376 Cinque percorsi guidati. Centro di Recupero della Fauna Silvestre. Alto do Rodicio.
SERVIZI: Nei centri abitati del SIC "Macizo Central".

percorsi
La visita al Parco Naturale "O Invernadeiro" richiede un permesso, con un massimo di trenta persone al giorno, ma in cambio offre fino a cinque percorsi guidati con eccellenti possibilità didattiche. Si può osservare l´arrivo dei caprioli e dei cervi al fiume. Ciò che era un semplice rifugio di caccia gode adesso della richiesta delle scolaresche alla ricerca del contatto con la natura.
Il modo migliore per raggiungere il Parco Naturale è partendo da Verín, percorrendo la strada che porta a Campobecerros. Da Vilariño do Conso, la località nel cui agro si trova il Parco, l´accesso è più difficile. Ma da qui si possono realizzare altre ascensioni. Una fino a Chaguazoso, la frazione più alta della Galizia. Attraverseremo quindi il fiume Cenza che un pò più in giù ci regala una cascata selvaggia. Un´altra escursione ci porta a Pradoalbar dove il fiume Cerveira, che poi diventa Conso, inonda una vallata molto bella.
Per visitare le catene del Massiccio Centrale, la strada che viene da A Pobra de Trives offre magnifici itinerari. Possiamo salire fino alla Stazione di Manzaneda, da dove partono altri sentieri che ci consentono sia di ammirare le svariete forme in granito che di giungere alla cima di A Cabeza Grande per proseguire quindi fino alla vecchia e abbandonata frazione di Prada su di un antico ghiacciaio.
Se invece ci dirigiamo alla località di Chandrexa de Queixa per Celeiros, centro che possiede un museo etnografico, c´è una circonvallazione della diga dalla cui area di riposo di Santa Cruz patrono diverse strade ed un gradevole viale lungo la riva del fiume Queixa. Da qui possiamo raggiungere il SIC "Bidueiral de Montederramo" ed ammirare un ridotto verde dominato dalle betulle in un ottimo stato di conservazione. Ma per giungere alla Catena di San Mamede è preferibile farlo dall´altro lato. Dalla località di Arnuíde, sulla strada Maceda-Xinzo de Limia, parte una strada in terra battuta verso la zona in cui crescono i mirtilli. All´estremità contraria, nelle terre di O Bolo, la foto per antonomasia della gola del fiume Bibei racchiude anche l´immagine del santuario barocco di As Ermidas sospeso sulla montagna tra falde coltivate a vite. La dolcezza del clima consentiva ai monaci di avere finanche un frantoio per la macinazione delle olive.

Accesso

 
Situazione
El Macizo central ourensano se extiende por los ayuntamientos de O Bolo, Chandrexa de Queixa, Laza, Manzaneda, A Pobra de Trives, Viana do Bolo, Vilariño de Conso, Quiroga, Larouco y Montederramo. El Parque Natural O Invernadeiro se inscribe en el municipio de Vilariño de Conso.
 
Estensione
45.829 ha (incluye el Cañón del río Bibei)
 
Accessi
Desde Ourense, por el norte, carretera OU-536 con desvíos en Castro Caldelas o en A Pobra de Trives. Por el sur, autovía Rías Baixas (A-52) o N-525 con salidas en Xinzo de Limia y Verín. Por el este, para el cañón del Bibei en As Ermidas, OU-533 Petín-A Gudiña donde enlaza también con la autovía A-52. Acceso al Parque Natural desde Verín, dirección Campobecerros por Castrelo de Val (OU-114).

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