L´edificio non si può più considerare l´antica chiesa medievale fondata e patrocinata dal nobile compostelano Ruy Sánchez de Moscoso. A metà del XVI secolo viene aggiunta la cappella funeraria dei Marchesi di Canarasa, a ridosso del lato sinistro del presbiterio, ma la costruzione attuale si inizia nel 1747 con la riedificazione della cappella maggiore. Nel 1751 si inizia con la navata, i cui lavori si protrarranno oltre il 1771, anno in cui vengono integrati con il progetto di Miguel Ferro Caaveiro. Il tempio si struttura su un´unica navata a pianta rettangolare divisa in cinque rami da archi a fasce e volte ad angolo; rifiniscono il complesso interno le cappelle laterali. Le pareti sono in muratura granitica incalcinata e la copertura è a due spioventi in tegole. La facciata in pietra da taglio granitica è formata da una sola sezione affiancata da coppie di pilastri di ordine ionico e sovrastata da una trabeazione sopra la quale risalta l´aggettante frontone ricurvo, spaccato e diviso, per fare spazio ad un grande oculo (opera dal capomastro fra Plácido Caamiña). All´interno spicca il timpano gotico dell´Epifania, in un rilievo policromato (chiuso tra le sue pareti), e la pala d´altare maggiore, in stile barocco, realizzata nel 1758 da Manuel de Leis e abbellita dalle sculture del maestro Benito Silveira. È altresì possibile ammirare un´esposizione