Monterrei, dominata dalla sua città-fortezza, e Verín, terra del carnevale ancestrale, ci mostrano i segreti del vino della più giovane denominazione di origine galiziana.

Vogliamo farvi provare un'esperienza enoturistica in cui, oltre a godere dei vini della più giovane Denominazione di Origine galiziana, quella di Monterrei, vi sentiate accolti da una terra conosciuta per il suo carnevale ancestrale (entroido). Rimarrete abbagliati dai suoi svariati luoghi naturali, dominati dallo sguardo onnipresente dalla grande città-fortezza di Monterrei.

Ulteriori informazioni... 
- Cantina Vía Arxéntea. Telefono: +34 687 409 618
- Agriturismo "O retiro do Conde". www.oretirodoconde.com
- Stabilimento termale di Cabreiroá. Telefono: +34 988 590 015
- Ufficio Turistico di Verín: 988 411 614

1º Giorno

La bellezza e la monumentalità della valle di Monterrei

Vi proponiamo di arrivare nel primo pomeriggio alla valle di Monterrei, sulle rive del fiume Támega. Ci troviamo nella zona sud-orientale della provincia di Orense, vicino al Portogallo.

Dopo aver lasciato le valigie in hotel, avrà inizio quest'avventura enoturistica alla scoperta degli splendidi paesini della valle. La frazione di Vilaza, nel comune di Monterrei, è un eccellente punto di partenza, in quanto si trova vicino al collegamento con l’Autovía de las Rías Baixas (Autostrada A-52), che dota il paese di un'ottima accessibilità senza infrangere la pace che si respira in questo luogo.

Pazos trasformati in agriturismi

La località conserva l'architettura dei suoi tradizionali pazos, palazzi signorili tipici galiziani. Alcuni accolgono strutture di turismo rurale, come il Pazo de Espada (in precedenza conosciuto come Pazo Blanco-Raxoi), accessibile unicamente agli ospiti, che possono usufruire, inoltre, di un'enoteca fornita dei vini della Denominazione di Origine Monterrei. Davanti ad esso si trova il denominato Pazo de Limia; il suo portone di ingresso è coronato da un orologio solare e sulla sua facciata principale spicca un balcone con vetrate e una caratteristica insegna con l'incisione di armi, circondata da una decorazione barocca.

Una delle principali particolarità di Vilaza è la sua chiesa barocca, la chiesa di San Salvador. Contigua ad essa vi è una torre di costruzione più antica e di grandi dimensioni, chiamata Torre dei Templari.

Visita alla fortezza medievale di Monterrei

Vilaza sente addosso in ogni istante l'impetuoso sguardo della fortezza medievale di Monterrei, emblema di questa circoscrizione territoriale, del comune, della valle e dell'etichetta della sua Denominazione di Origine. La sua maestosa presenza esercita un'influenza onnipresente su questo territorio limitrofo con il Portogallo, la cui frontiera sorveglia da 800 anni. Sfrutteremo il pomeriggio per visitare questa acropoli, la più grande della Galizia secondo molti autori.

Giunti da Vilaza alla N-525, volteremo a sinistra in direzione Orense fino a trovare una deviazione indicante il Parador de Verín. Dal luogo in cui si trova il Parador, ai piedi del castello, saliamo a piedi sulla collina. È il miglior modo di osservare le triple mura e i suoi edifici, costruiti tra i secoli XII e XVII. In primo luogo troviamo l'Hospital de Peregrinos (maschio), fondato nel XV secolo. Non dimentichiamo che questa circoscrizione territoriale è la porta d'ingresso alla Galizia dalla Meseta (altipiano) e dal Portogallo, nonché riferimento sulla Vía de la Plata (antica via di comunicazione romana che attraversa parte dell'area ovest della Spagna da nord a sud, da Mérida a Astorga) fino a Santiago de Compostela.

Dopodiché attraversiamo le strade del paese fino a raggiungere l'ultima porta, dalla quale arriviamo alla piazza d'armi. Da qui accediamo alla Torre da Homenaxe, un'impressionante mole di pietra di 22 metri di altezza. Da essa dominerete gran parte del bacino del fiume Támega, valle disseminata di vigneti, orti, paesini e località più grandi, come quella di Verín. Troverete inoltre laTorre delle Dame, dalle dimensioni inferiori e perfettamente inserita nel Pazo dos Condes (Palazzo dei Conti), edificio rinascimentale con una vistosa arcata appoggiata su colonne. La chiesa di Santa María completa l'insieme; su una delle sue facciate osserviamo un Cristo circondato da figure antropomorfe e mitologiche che vi meraviglierà.

In questo contesto, che ci riporta ad un'altra epoca, non sarà difficile immaginare le leggende che avvolgono il luogo e che raccontano della contessa infedele che, temendo l'ira del marito, si precipitò dalla torre nel pozzo della piazza d'armi, conosciuto come "pozo verde" (pozzo verde), della profondità di 14 metri.

Benché l'esterno della fortezza sia aperto al pubblico, se siamo interessati ad accedere all'interno della Torre da Homenaxe (maschio), del Pazo dos Condes e della chiesa, l'orario di apertura è dalle 10:00 alle 19:00 tutti i giorni.

E, per cena, pulpo á feira, baccalà e cocido

Al termine della visita possiamo cenare a Verín, accompagnando i vini della Denominazione di Origine Monterrei con pulpo á feira (polpo alla gallega, cotto e condito con paprika, olio e sale) o baccalà. Il cocido gallego (piatto a base di bollito misto e legumi) e tutti i prodotti legati alla macellazione del maiale, come l'androlla (insaccato a base di costine e cotica di maiale, tipico delle zone di Orense e Lugo) o la cachucha (testa del maiale), sono un'ottima opzione. Queste specialità sono legate all' Entroido, (Carnevale), dichiarato qui di interesse turistico nazionale, perché in questa stagione si gustano più volentieri.

2º Giorno

Conoscendo l'arte del vino

Dopo una ricca colazione, nella mattinata ci attendono i cantinieri di Monterrei. Poiché il territorio incluso nella Denominazione di Origine è relativamente piccolo, avremo a portata di mano la maggior parte delle cantine che ne fanno parte, sparse nella valle del Támega.

Se abbiamo scelto Vilaza come località in cui pernottare, potremo visitare la cantina diVía Arxéntea, di tradizione familiare. Il proprietario ci guiderà tra le viti e ci mostrerà le differenze che vi sono tra un'uva treixadura e un'uva godello, le varierà bianche maggiormente coltivate nella zona. Tocchiamo i ceppi, le foglie e l'uva per verificarne la consistenza e la compattezza. Potremo assistere ai lavori di sfoltimento dell'uva, alla potatura e alla vendemmia, a seconda della stagione. Nella cantina è descritto il processo di produzione; scopriremo come vengono catturati tutti gli aromi dell'uva, per trasmetterli ai vini, prima di passare dalla pressa. E, infine, degusteremo i vini qui prodotti.

La bellezza del Parco naturale O Invernadeiro

Dopo pranzo, concluderemo in bellezza la giornata conoscendo il Parco naturale O Invernadeiro, sul Massiccio Centrale della provincia di Orense, che lascia parte delle sue tracce a nord di Monterrei. La visita deve essere autorizzata in precedenza, in quanto si tratta di un terreno di proprietà della Xunta de Galicia.

Da Verín prendiamo la strada secondaria OU-114 di Laza e da lì seguiremo la deviazione per Campobecerros. È il luogo migliore per farci sedurre completamente dalla natura di queste terre, in un luogo da sempre disabitato. Nel parco troveremo un'abbondante presenza di agrifogli, sorbi e tassi. Le aquile e i falchi sorvolano la zona ed è perfino possibile avvistare qualche capovaccaio. Il suolo è dominio del lupo, del cinghiale, dell'ermellino e della faina.

Vi sono cinque possibili percorsi guidati, attraverso i quali possiamo seguire le tracce di caprioli e cervi. Vi consigliamo di prendere quello che conduce al circo glaciale e alla meravigliosa  cascata de Os Arcos. Invasi da sensazioni di ogni genere torniamo in hotel, per cenare e riposare.

3º Giorno

A passeggio per Verín

Prima di partire vi consigliamo una camminata mattutina più rilassante nella località di Verín, seguendo il corso del Támega sul lungofiume fino al viale principale. Se desiderate fare gli ultimi acquisti del viaggio, potete addentrarvi nella zona più commerciale.

Gli amanti dell'araldica non possono ignorare la famosa Casa do Asistente, vicina al ponte che attraversa il Támega. Colpisce il bellissimo stemma che spicca sulla facciata dell'edificio. Questo edificio fu costruito per l'assistente del Conte di Monterrei, da qui il suo nome. Attualmente è un alloggio per i pellegrini.

Un territorio ricco di acque minero-medicinali

Questa circoscrizione territoriale è famosa per le sue acque minero-medicinali. Cabreirorá, Sousas o Fontenova sono alcune delle sue sorgenti; attualmente anche marche di prestigio ne commercializzano l'acqua. Se desideriamo visitarle, la più singolare è quella dello Stabilimento termale di Cabreiroá, a un chilometro dalla località. È circondato da un'ampia area di bosco e giardini in cui passeggiare e dove osserveremo il padiglione dei bagnanti. Al suo interno vi è un grande serbatoio trasparente dove giunge l'acqua direttamente dalla sorgente, la quale ribolle di tanto in tanto. Ciò è dovuto al fatto che queste acque sgorgano in modo naturale con un certo contenuto di acido carbonico, fattore che le rende così speciali. Da un rubinetto collegato al serbatoio possiamo provarne quanta ne vogliamo e verificarne le proprietà minero-medicinali, già dichiarate di utilità pubblica nel 1906.

 

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