La catena montuosa di Os Ancares è uno dei luoghi della Galizia che più sorprende per la sua bellezza. Si trova ad est della provincia di Lugo, al confine con le regioni autonome vicine di Castiglia e León e del Principato delle Asturie.

Lungo gli oltre 50 000 ettari, un'infinita rete di sentieri attraversa profonde valli e risale verso cime di 2000 metri di altitudine. In inverno, questa zona è ricoperta di neve. Con l'arrivo della primavera, le acque del disgelo scorrono dalle cime fino a valle, creando numerosi fiumiciattoli e piccole cascate. Fino alla fine dell'estate, la montagna si mostra in tutto il suo splendore. In autunno il manto vegetale si tinge di toni rossastri.

Grazie al suo paesaggio e alla sua biodiversità, Os Ancares costituisce una zona di valore incalcolabile per gli amanti della natura.

In tempi passati, le recondite montagne di Os Ancares furono l'habitat dell'ultima comunità di orsi della Galizia. Grazie all'avvio di un complesso programma di recupero della specie, si cominciano a vedere i primi esemplari in queste terre. Altre specie che possiamo incontrare percorrendo la catena montuosa, sono il cinghiale, il cervo, il coniglio, la civetta, la volpe, il gatto selvatico e lo scoiattolo. 

Percorso

La durata stimata dell'itinerario proposto, di bassa difficoltà, è di tre giorni. L'itinerario è adatto a qualsiasi tipo di viaggiatore e ideale da realizzare in famiglia.

È necessario un veicolo e comprenderà brevi percorsi da fare a piedi. La distribuzione del tempo è da prendere come esempio, in quanto ognuno può modificarla in base alle proprie preferenze.

Sebbene sia possibile realizzare l'itinerario in senso contrario alla nostra proposta e visitare i villaggi della provincia di León di Suárbol Balouta, consigliamo di iniziare il viaggio com'è segnalato sulla cartina, in quanto la discesa del fiume in quest'ultimo villaggio è di un'enorme bellezza e si osserva molto meglio se si segue l'itinerario nel senso consigliato. In questa zona, spiccano per la loro spettacolarità anche le vedute di Murias de Rao e di Rao dall'alto.

Accessi alla zona...

Dalla N-VI all'altezza di Becerreá svoltiamo in direzione As Pontes de Gatín per penetrare nella catena montuosa di Os Ancares.
 

1º giorno

Prendiamo la strada provinciale LU-722, situata a sinistra della N-VI in direzione Madrid (a destra in direzione La Coruña).

E sulla strada LU-723, le prime località che troviamo sono A Borquería e As Pontes de Gatín. All'arrivo a Liber, troviamo cartelli che indicano "Os Ancares por Doiras a 30 km”. In questo punto svoltiamo a destra.

Da qui in poi, il primo villaggio che troviamo è Lama de Rei. Poi superiamo O MosteiroO Fabal e Vilanova e, dopo aver percorso i 30 km indicati, giungiamo alla località di Doiras. Nei mesi invernali, in questo punto dobbiamo fare attenzione ai cartelli che ci indicano se, a causa della neve, i passi di Piornedo o di O Portelo sono aperti o chiusi.

Nel villaggio di Doiras si trova il castello che porta lo stesso nome, una fortificazione del XVI secolo. È di proprietà privata e non può essere visitato. Un altro monumento di interesse è il ponte romano sul fiume Cervantes.

Un chilometro e mezzo più avanti troviamo un incrocio. Svoltiamo a sinistra in direzione Degrada, paese che si trova a 11,2 km da Doiras, a metà strada tra Castelo de Frades e Cela. Arrivando a A Degrada e A Campa da Braña, località famosa per As Brañas de Brego (pascoli d'altura di Brego) e per il Club de montaña Os Ancares, troviamo a destra il crocevia che ci conduce all'aula della natura del parco naturale di Os Ancares.

Uno degli itinerari che possiamo intraprendere dalla località di A Degrada è la salita al pico de los Tres Bispos (picco dei Tre Vescovi), così chiamato perché, a quanto pare, fu il luogo in cui si riunivano i vescovi delle tre diocesi limitrofe. In questa zona sono presenti boschi di agrifogli, alberi dalla spettacolare bellezza. Poiché questa specie è in pericolo di estinzione, oggi sono previste sanzioni per chi taglia o raccoglie questa pianta in campagna.

Proseguendo dritto, ci dirigiamo a Piornedo, punto finale della nostra prima giornata.

2º Giorno

Il nostro secondo giorno di viaggio inizia a Piornedo, dove visiteremo le pallozas (capanne tipiche dal tetto di paglia e pareti basse in pietra), il complesso etnografico e la cappella diSan Lourenzo. Proprio all'ingresso di questa località si trova una fontana, costruita grazie al contributo popolare e sulla quale compare la seguente iscrizione: "Hízose en 1787. Viva Piornedo". ("Costruita nel 1787. Viva Piornedo"). Dopo la visita a questa località, svoltiamo nel punto in cui si trova questa fontana. A un chilometro e mezzo di distanza, entriamo nella provincia di León. Dalla cima della montagna godremo di impressionanti vedute dei villaggi di Suárbol e Balouta.

Suárbol, circondato da boschi e montagna, si trova a quattro chilometri da Piornedo ed è "il paese dei suoni". È costeggiato da due fiumiciattoli che lo avvolgono in un'evocativa melodia. A ciò bisogna aggiungere il tintinnio dei campanacci delle mucche, che alle prime ore del mattino e al crepuscolo vanno e vengono dai loro pascoli. Tra i monumenti più degni di nota di questa località, vi sono la Casa das Cadeas e la chiesa di Suárbol.

Se proseguiamo su questa strada troveremo un incrocio con un cartello per Ponferrada (49 km). Continuando diritto giungeremo a Balouta. Prima, tuttavia, è consigliabile svoltare per visitare le Brañas de Pan do Zarco (pascoli d'altura di Pan do Zarco) e il Pico Surcio, situato davanti ad esse.

Al ritorno, proseguiamo in direzione Balouta, dove possiamo visitare qualche palloza (capanna tipica dal tetto di paglia e pareti basse in pietra). Le pallozas, genuini esempi di architettura tradizionale, sono l'eredità di uno stile di vita non molto lontano, caratterizzato dalla durezza e l'isolamento, condotto in continua lotta con questi elementi.

Dopo aver percorso il primo tratto della gola del fiume Rao (chiamato Balouta a León), arriviamo aMurias de Rao e a Rao, dove concludiamo la nostra seconda giornata di viaggio nella regione di Os Ancares.

3º Giorno

Il punto di partenza della nostra terza ed ultima giornata ad Os Ancares è la località di Rao. Si tratta di un luogo dalla grande importanza etnografica. Vi troveremo abitazioni tradizionali, botteghe di fabbri e mulini. Una delle costruzioni più importanti di questo paese è la chiesa parrocchiale diSanta María. Al suo interno vi sono due pale d'altare di grande ricchezza.

Qui è molto comune trovare i chiamati "cortíns". Si tratta di apiari chiusi da un muro di forma generalmente circolare, costruiti con pietra e ardesia, pensati per resistere agli attacchi degli animali, in particolare degli orsi bruni. Oggi, poiché questa specie è praticamente estinta, il loro uso non ha più senso.

Proseguiamo il nostro viaggio fino a A Proba de Navia. Lì visiteremo il castello, un edificio di origine medievale. Durante la Rivolta degli Irmandiños (rivolta sociale contro i signori feudali, avvenuta tra il 1467 e il 1469) fu attaccato e distrutto. In seguito fu ricostruito.

Nella località stessa, dedicheremo del tempo anche a conoscere il ponte. Attraversa il fiume Navia con un solo arco, e rappresenta uno dei ponti più interessanti della Galizia.

Alcuni chilometri più avanti, seguendo la strada LU-722, svoltiamo a sinistra per visitare il castro di Santa María de Cervantes (insediamento fortificato di origine celtica). Si tratta di un bene storico di grande valore, che testimonia la presenza di popoli più o meno stabili nella zona da tempi molto remoti.

Ci dirigiamo, infine, a Becerreá. Lì, nello stesso punto in cui abbiamo iniziato il nostro itinerario tre giorni prima, concludiamo il nostro viaggio nella regione di Os Ancares.

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