La circoscrizione territoriale è costituita da nove comuni: A Rúa, O Barco, Rubiá, Petín, O Bolo, Carballeda, Larouco, Vilamartin e A Veiga. Quasi tutti possiedono aziende vitivinicole che conferiscono al territorio una singolarità unica.

Ruta do Viño de Valdeorras
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Valdeorras è la circoscrizione territoriale situata più a est della provincia di Orense, al confine con León. La ricchezza delle risorse naturali e la fertilità delle sue terre hanno reso Valdeorras un luogo ideale per l'insediamento di numerosi paesi nel corso della storia.

Sono presenti abbondanti resti dell'epoca megalitica nel  Parco Naturale "Serra da Enciña da Lastra", oltre ai tratti rupestri e ai petroglifi di Valdegodos, Petín e San Esteban de A Rúa Vella.

L'arrivo dei romani modificò sostanzialmente la valle, in quanto trasferirono i centri abitati in zone pianeggianti e costruirono una delle rotte più importanti della Penisola iberica, la Via "XVIII" o "Via Nova" (in seguito utilizzata come Cammino Reale o Camiño de Inverno sul Cammino di Santiago). Ponti come quello del fiume Bibei, lapidi come quella di A Rúa Vella, i mosaici di A Cigarrosa e le pietre miliari, fanno parte dell'eredità imperiale di Roma; nonostante ciò, la loro opera più singolare è il tunnel di Montefurado, scavato allo scopo di deviare il corso del fiume per estrarre l'oro che questo trascinava, e che oggi costituisce una grande attrattiva turistica, che è possibile contemplare a qualche metro dalla N-120.

Dal XVII secolo si erige lo spettacolare Santuario de As Ermitas circondato da antichi terrazzamenti di vigneti, oggi il più importante luogo di culto della zona.

Produzione, storia e varietà

La circoscrizione territoriale è costituita da nove comuni: A Rúa, O Barco, Rubiá, Petín, O Bolo, Carballeda, Larouco, Vilamartin e A Veiga Quasi tutti possiedono aziende vitivinicole che conferiscono al territorio una singolarità unica.

Questa Denominazione di Origine è caratterizzata dalla presenza di centinaia di cantine tradizionali in cui l'elaborazione e l'invecchiamento del vino avevano luogo sotto terra, in grotte scavate nell'argilla, e molte di queste cantine si conservano ancora come tali. L'età documentata di alcune grotte è di vari secoli, e molte di esse si conservano ancora oggi in perfetto stato. Sono singolari i loro comignoli, conosciuti come refugallos, che attirano fortemente l'attenzione, in particolare dall'esterno, in quanto appaiono come un elemento bizzarro nel paesaggio di Valdeorras, e servono per la ventilazione e la regolazione della temperatura nella cantina.

La qualità dei vini di Valdeorras fa di questa circoscrizione territoriale un punto di riferimento nel settore e risveglia l'interesse nazionale e internazionale per una regione in cui il vino diventa espressione massima della terra, promuovendone l'essenza in una bottiglia.

La zona di produzione di questa denominazione di origine occupa parte del bacino idrografico dei fiumi Sil, Xares e Bibei. Presenta una gran diversità di terreni per la superficie di vigneto registrata che possiede, pari a 1300 ettari. La varietà preferenziale tra le uve bianche è la Godello, ma si coltiva anche, per citare un esempio, la Doña Blanca denominata anche Moza Fresca; tra le uve nere, quelle preferenziali sono la Mencía e la Merenzao che possono anche essere accompagnate dalle varietà Sousón, Albarello, Garnacha Tintorera e Gran Negro Dalla Godello si ottengono vini dall'intenso aroma fruttato e floreale, strutturati molto bene in bocca. Dalla Mencía si ottengono vini color porpora, caratterizzati da eleganti aromi di frutti di bosco e da una leggera carnosità.

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