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A MIÑA VIAXE
Le ampie distese di Os Ancares consentono di fare un tour completo dei porti e delle vallate. Luogo mitico della montagna galiziana, la sua natura rigogliosa, la brusca orografia e il ricco patrimonio etnografico, rendono questa regione una tappa obbligata della Galizia orientale.
Os Ancares è uno dei principali sistemi montuosi della Galizia. Un complesso di catene montuose che con i suoi spettacolari paesaggi montani offre grandezza e contrasta con il carattere raccolto dei suoi villaggi. Questo luogo isolato condivide le montagne con le aree estreme delle Asturie e di León, formando una delle regioni meno popolate della penisola iberica.
Navia de Suarna è il punto di partenza scelto per questo itinerario. A Proba de Navia è il capoluogo di questo vasto comune e anche il nucleo principale della zona. La sua disposizione sulle rive del fiume Navia si sviluppa intorno al Ponte Vella, di antica origine medievale e per anni unico passaggio sul fiume.
Seguendo il corso del Navia e della sua vegetazione fluviale, raggiungerai la deviazione per Murias e Balouta, che ci porterà fuori dalla valle. La prima salita importante è il porto di Folgueiras de Aigas. Passando il villaggio di Munís, la catena montuosa di Larxentes si mostra dura e la strada, ripida, inizia con grandi dislivelli.
Il sentiero di Rao, con il suo continuo saliscendi, offre una splendida vista sulle montagne. La valle di Rao è un luogo perso nel tempo. Tra montagne che superano i 1000 metri, i piccoli villaggi sono incastonati tra prati verdi e fitta vegetazione. Nei dintorni i tendoni e gli arbusti rimandano all'agricoltura e all’allevamento praticati nella zona, con frequenti punti vendita di miele e altri prodotti artigianali.
Murias è il grande villaggio della zona. Con una singolare architettura, il nucleo si adatta completamente alla collina. Poco dopo, una bella zona ricreativa consente di riposare e di godere della vista dal suo punto panoramico: un'imponente strapiombo sul fiume Rao che scorre in fondo, incastonato tra le rocce.
Sulla strada per Balouta entriamo nella comunità di Castilla e León. Poco importa, il paesaggio non capisce i confini e mantiene tutta la sua forza. Balouta è un nucleo antico. Simile a Piornedo per la presenza delle pallozas (costruzioni di pietra con pianta rotonda o ellittica ricoperte di paglia), ma forse meno conosciuto. Ancares ha queste cose ed è così ampio che c'è sempre qualcosa da vedere.
Le ultime case di Balouta sono l'inizio delle rampe del Porto de Ancares. Continuando su questa salita arriveremo fino a 1648 metri di altitudine, al confine tra Galizia e Castiglia e Leon. La fatica è ricompensata dalle meravigliose viste offerte dal punto panoramico di Balouta.
Silenzio e calma.
Il tour richiede di tornare (brevemente) sulla strada già percorsa per prendere la deviazione per Suárbol e Piornedo. Autentico catalogo vivente dell'architettura popolare della montagna galiziana, Piornedo merita una visita tranquilla.
A Cervantes, attraverso Donís e Vilarello, troviamo alcune delle più alte concentrazioni di foreste della Galizia, un autentico spettacolo di trame e colori, che ci porterà alla Campa da Braña, punto chiave per gli appassionati di alpinismo ed escursionismo da cui partono bellissimi percorsi come quello del Picco Tres Bispos (1794 m).
Doiras è un importante bivio nel nostro itinerario. Una piccola passeggiata consente la visita al suo antico castello medievale, noto anche come Torre da Ferrería.
Il villaggio di Piornedo (Donís, Cervantes) è uno degli esempi meglio conservati dell'architettura popolare montana della Galizia.
La sua ricchezza etnografica ha il massimo esponente nelle pallozas, vecchie case tradizionali tipiche di Ancares che hanno una pianta circolare, muri in pietra e un tetto alto (paglia). Alcuni di essi furono utilizzati come magazzini chiamati "palleiros". Notevoli anche i granai, con una conformazione tipica della zona. Una delle pallozas è stata trasformata in un museo etnografico dove è possibile fare una visita interpretativa.
La disposizione del villaggio sul fianco della montagna garantisce la protezione dalle intemperie e consente una perfetta integrazione paesaggistica degli edifici in un contorno dominato dall'equilibrio naturale.
Pontes de Gatín, a Becerreá, è la fine di questa incursione nella montagna orientale della Galizia. Di origini antichissime, il ponte dava supporto alla Via Romana XIX e presenta una pietra miliare in uno dei suoi muri. Oggi consente il passaggio pedonale, lasciando il traffico stradale a un altro ponte di recente costruzione, in un piacevole angolino del fiume Navia con cui terminiamo il viaggio a Ancares.
La leggenda di Ponte Gatín racconta che due amanti vivevano ognuno su una diversa sponda del fiume, separati dalle acque del fiume Navia. Il diavolo concordò con l'uomo la creazione di un ponte in cambio della vita del prossimo nato nel villaggio. L’uomo ingannò il diavolo offrendogli alcuni gatti appena nati ed evitando così il crudele destino destinato al figlio che stava aspettato con la sua amata, condannando però i gattini. Da allora il ponte è conosciuto con il nome di Gatin.
Con il nome Ancares ci si riferisce a una serie di catene montuose. È comune che in questi casi il nome più noto sia applicato per estensione all'intera formazione montuosa. Os Ancares è una catena montuosa e anche una valle a Candín (León), adiacente alla valle Balouta e a essa collegata attraverso il porto di Ancares.
Dall'alto, si hanno prospettive dei due versanti: Da un lato, nel settore settentrionale il belvedere di Balouta offre ampie vedute dell'omonimo villaggio, con le sue pallozas e i prati curati. Sullo sfondo le montagne salgono a oltre 1700 metri, già in terra di Asturie. A sud, la valle di Ancares corre lunga, accompagnando, dal basso, la catena montuosa che ospita O Mostallar (1934 m).
Il porto di Ancares è stato spesso incluso nella “Vuelta Cicista a España”.
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