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A MIÑA VIAXE
Laxe e Corme si guardano da lontano, sapendo di essere due facce della stessa medaglia. Questo itinerario unisce via terra ciò che è separato dal mare. Con l'estuario del fiume Anllóns come punto intermedio e il monte Branco come continuo riferimento visivo, il percorso tra i fari di Laxe e O Roncudo ci permetterà di godere di diverse prospettive di una ria piccola per dimensioni ma di grande bellezza.
La ria di Corme e Laxe è una delle piccole rias centrali della Galizia. Nel cuore della Costa da Morte la forza del mare segna la vita sulla terra, dove il carattere marinaro è una costante di paesi e genti.
Laxe e il suo faro sono il punto di partenza dell’itinerario. Situato sul monte di A Insua, nella parte posteriore del paesino, il faro domina un'ampia prospettiva delimitata da un lato dall’insenatura di Laxe e dall’altro da quella di Baleeira. In quest'ultima si trova la curiosa e delicata spiaggia di Os Cristais, dove la sabbia è stata sostituita da vetri levigati di origine sconosciuta.
Laxe ha una grande spiaggia, un porto attivo e vari gioielli architettonici come la chiesa di Santa María da Atalaia (XV secolo) o la Casa do Arco (XV secolo), famosa per l’apparizione nella celebre serie televisiva galiziana Mareas Vivas, la cui azione si svolgeva nell’immaginario paese di Portozás.
Uscendo in direzione di Ponteceso, fiancheggiamo varie spiagge dal mare burrascoso fino a raggiungere As Grelas, dove l’insenatura di Lodeiro offre i primi scorci del monte Branco.
L’itinerario arriva a Ponteceso, dominato dal ponte sul fiume Anllóns e dalla casa natale di Eduardo Pondal. L'ampio estuario del fiume forma uno spazio naturale di singolare rilevanza per la fauna e gli uccelli marini, costituito da dune, distese fangose e dalla foce del fiume. L'itinerario si sviluppa parallelamente al canneto alla ricerca della deviazione per il Monte Branco, con ampi scorci.
Eduardo María González-Pondal Abente (Ponteceso, 1835 - A Coruña, 1917) è uno dei grandi autori della letteratura galiziana e uno degli artefici del Rexurdimento, movimento per il recupero artistico, storico e politico della Galizia e della sua cultura.
Originario di Ponteceso, Pondal è nato vicino al fiume Anllóns nella tenuta di famiglia che oggi può essere visitata come casa museo. Da questo punto si snoda un sentiero pedonale, la via Pondaliana, che conduce al Monte Branco, rivivendo il suo lavoro, in cui Bergantiños, Ponteceso e il fiume Anllón hanno un significato speciale. Intriso delle correnti romantiche del suo tempo, canta alla sua terra e al paesaggio.
Eduardo Pondal è l'autore di "Os Pinos", un testo poetico assunto come inno della Galizia. Nel 1965 gli fu dedicato il Día das Letras Galegas - Giornata delle lettere galiziane.
Tornando sulla strada principale cerchiamo Corme Aldea, un toponimo descrittivo che differenzia questo nucleo da Corme Porto ed è funzionale anche a manifestare la doppia vocazione, agraria e marinara, di queste terre.
Corme è un paese che guarda il mare. Lontano, nel cuore della Costa da Morte, dopo di lui c'è solo la punta di O Roncudo ... e l'immensità dell'oceano.
Il porto è l'epicentro di questa località da cui si apre la strada per il faro, con un susseguirsi continuo di scorci sul mare. Luogo mitico sulla costa galiziana, la punta di O Roncudo è famosa per la qualità e l'abbondanza dei suoi deliziosi percebes.
Il faro di O Roncudo è il punto finale del percorso. Costruito nel 1920, è un semplice edificio incastonato tra i massi granitici in un paesaggio modellato dai venti e dall’acqua, che rispecchia la ferocia della Costa da Morte.
I percebes di O Roncudo vivono attaccati alle rocce in una zona caratterizzata da un mare molto burrascoso, per questo la loro pesca è estremamente pericolosa. Le numerose croci presenti sulla strada per il faro, ci ricordano naufragi e disgrazie e ci mostrano che il mare è tanto bello quanto pericoloso.
Il monte Branco è un promontorio contraddistinto dalla presenza di una grande duna. Questo sistema sabbioso gli conferisce una struttura e un colore molto caratteristici ai quali deve il suo nome. La foce del fiume Anllóns e la forza delle maree creano un sistema di trascinamenti e assestamento dei sedimenti che origina la spiaggia di Barra, una lunga lingua di sabbia fine. La forza del vento sposta parte della sabbia lungo il fianco del monte creando una duna che dall'acqua si erge fino a superare i 100 metri di altezza.
Sul punto più alto del monte Branco, l’alto das Travesas (182 m), si trovano le antenne per le comunicazioni. Un po’ più in basso, un punto panoramico creato ad hoc consente di godere delle viste e della tranquillità di questo luogo. Dal monte Branco si scorgono bei panorami: la foce dell’Anllóns e la zona umida a est; gran parte di Cabana de Bergantiños a sud-est; la spiaggia di Barra a sud, l' isola di A Tiñosa con le sue acque cristalline a sud-ovest; e ll’ampia ria di Corme e Laxe a ovest.
Da questo belvedere, che costituisce un sito paesaggistico di riferimento nella zona, è possibile scorgere tutta la bellezza della Costa da Morte.
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