Questa esperienza combina la visita ad alcuni dei più bei giardini di palazzo e signorili della Galizia e un itinerario tra i vigneti e le cantine con Denominazione di Origine. In questo viaggio il vino accompagna l'eccellente pesce e i frutti di mare delle rías della Galizia.

Questa esperienza combina la visita ad alcuni dei più bei giardini di palazzo e signorili della Galizia e un itinerario tra i vigneti e le cantine con Denominazione di Origine. In questo viaggio il vino accompagna l'eccellente pesce e i frutti di mare delle rías della Galizia.

Vi suggeriamo di vivere un'esperienza enoturistica unita alla visita ai più bei giardini di palazzo e signorili della Galizia. In questi luoghi il fiore della camelia brilla di luce propria. Ed è accompagnata da altre specie, autoctone ed esotiche, dall'alto valore botanico ed estetico, coltivate con dolcezza e con estrema cura. Al nostro passaggio ci circonderanno orti, frutteti e vigneti, dalle cui uve vengono prodotti gli eccellenti vini delle denominazioni di origine galiziane.

Ulteriori informazioni... 
- Pazo de Bazán. Telefono: + 34 986 542 250
- Museo Etnográfico e do Viño. Telefono +34 986 526 119
- Cantine del Palazzo di Fefiñanes. www.fefinanes.com
- Pazo de Rubiáns. www.pazoderubianes.com
- Pazo Quinteiro da Cruz. www.pazoquinteirodacruz.es
- Tenuta A Saleta. Telefono: +34 986 872 323
- Castello di Soutomaior. www.hotelpousadadelcastillo.com 

1º Giorno

A Cambados, culla del vino albariño

Cambados, località signorile e marinara, si trova nella circoscrizione territoriale di O Salnés, provincia di Pontevedra, nelle Rías Baixas. È un ottimo punto di partenza per questa avventura in cui si sposano vigneti e giardini. Sarà molto semplice giungervi, grazie alla vicinanza dell'Autopista del Atlántico (Autostrada AP-9) e di altre importanti vie di comunicazione.

Vi consigliamo di arrivare nel primo pomeriggio, con tempo a disposizione per sistemarvi in hotel e iniziare a scoprire le molteplici attrattive della zona. L'offerta alberghiera include pazos (palazzi signorili tipici galiziani), agriturismi e case signorili, nonché cantine che offrono alloggio. Tra essi, lo stendardo è il magnifico Pazo de Bazán, edificio del XVII secolo, trasformato oggi in Parador de Turismo (hotel di lusso situato in edifici di grande interesse storico e artistico), in cui in passato soggiornò il Generale De Gaulle. 

Il pazo gode di una posizione centrale, davanti all'Alameda da Calzada, dove i pioppi fanno ombra ai visitatori durante la “Festa do Viño Albariño”, che si celebra la prima settimana di agosto ed è dichiarata di interesse turistico nazionale. Se la vostra visita dovesse coincidere con questo evento, vedrete il luogo trasformato in un trambusto di persone dedite al buon cibo, al bere e alle chiacchiere, nelle casette installate dai cantinieri. In questi giorni offrono i loro migliori vini albariño a prezzi alla portata di tutti, che possono essere accompagnati dagli eccellenti frutti di mare della ría.

I segreti del vino di O Salnés

Vi proponiamo di iniziare il pomeriggio al Museo Etnográfico e do Viño, uno dei primi fondati in Spagna ad essere incentrati sul tema vitivinicolo. Dall'Alameda da Calzada percorriamo un tratto dell'Avenida de Vilariño fino all'incrocio con la Rúa de San Francisco, che seguiamo fino all'intersezione con l'Avenida da Pastora, che risaliamo fino a raggiungere il museo. Si trova in un'antica casa parrocchiale del XVI secolo, chiamata Casa de Ricoy, e lo identificheremo grazie al grande cartello presente sulla facciata. Al suo interno scopriamo i segreti del vino di O Salnés e della Denominazione di Origine Rías Baixas.

Le rovine di Santa Mariña Dozo

A pochi passi si trovano le rovine di Santa Mariña Dozo, dichiarate Monumento Nazionale, che accolgono un cimitero, descritto da Álvaro Cunqueiro come il "cimitero più melanconico esistente". Appena attraverserete la recinzione da cui si accede a ciò che resta di questa chiesa, rappresentativa dello stile gotico marinaro, comprenderete perché è imprescindibile visitarla. I resti che si conservano dei muri di pietra sostengono ancora degli archi, nudi dinanzi al cielo, ma riccamente decorati con motivi circolari. Per terra si spartiscono lo spazio molteplici lapidi con croci, sculture e i fiori che le decorano, insieme alla ribelle vegetazione di arbusti che cresce rigogliosa tra le pietre.

Le ipotesi relative alla distruzione parziale della chiesa nel XIX secolo fanno riferimento a un incendio, accidentale o doloso, dovuto agli scontri o alle continue rivolte dell'epoca. La sensazione di malinconia e romanticismo che può ispirare questo luogo si moltiplica nei giorni coperti o, se soleggiati, all'ora in cui il sole scende sull'Atlantico dal Monte da Pastora. In quel momento lo scenario si presta a bei giochi di luci tra gli archi; sarà, pertanto, una buona occasione per scattare delle meravigliose fotografie.

Di vino in vino nel quartiere di Fefiñáns

Una volta conclusa la visita, sarà sicuramente un'ora ideale per la degustazione dei vini albariño di O Salnés. Vi suggeriamo di tornare al centro di Cambados e di addentrarvi nell'aristocratico quartiere di Fefiñáns fino a raggiungere la piazza che porta lo stesso nome. Questa formidabile piazza di pietra è circondata da un complesso artistico eretto nel XVI secolo e dichiarato bene di interesse culturale. Di esso fanno parte la chiesa di San Benito, una torretta di guardia-belvedere, chiamata Torre del Homenaje, un meraviglioso arco-ponte di impronta barocca e l'imponente Pazo de Fefiñáns, sui cui lati spiccano due balconi circolari a mo' di pulpito.

Una visita alle cantine di Fefiñáns

L'interno del Pazo de Fefiñáns accoglie dal 1904 la cantina più antica della località. Le cantine del Palazzo di Fefiñanes producono tre tipi diversi di vino albariño e grappe. Se programmiamo la visita in anticipo, potremo percorrerne le diverse sale di fermentazione, vinificazione e imbottigliamento. E osservare il processo di produzione in situ, accompagnati dal personale della cantina, che ci guiderà per spiegarci passo passo come avviene l'elaborazione dei suoi vini, che potremo poi degustare. In strutture dalla lunghissima tradizione, vediamo come convivono le moderne tecnologie di produzione in armonia con la vinificazione in barrique di rovere, custodite in un ambiente in cui predominano la pietra e il legno.

Il vigneto, il giardino e il bosco "magico" del Pazo de Fefiñáns

Un'altra attrattiva all'interno delle mura del pazo è il vigneto storico, la cui visita è organizzata dalla Cantina Gil Armada. È possibile passeggiare nella piantagione guidati da un'enologa, che ci spiegherà le qualità particolari di quest'uva, il modo in cui si coltiva, in che clima e su che tipo di terreno. Dopodiché ci accompagnerà nella degustazione finale per aiutarci a identificare aromi che ricordano il limone, l'erba bagnata, la rosa silvestre o i frutti tropicali. Tutta una sinfonia di odori e sapori che può emanare il nostro bicchiere.

Alla fine degli orti, dove si conservano questi antichi vigneti, si trova il bosco "magico". Il nome è meritato, in quanto appare di sorpresa dopo aver attraversato un pergolato di viti. Come per magia, ci troviamo all'interno di un'impressionante volta di bosso, circondata da specie autoctone come roveri e castagni centenari. Percorreremo anche il giardino che, in base alla stagione, sarà invaso da diversi colori e profumi, grazie alle rose, alle peonie, ai lillà, all'eliotropio, al filadelfo o al mughetto, per citare alcuni esempi.

L'interno del pazo

La stessa cantina organizza anche la visita alle sale del pazo, la cui decorazione riflette i gusti raffinati di una nobiltà che si stabilì in paesi e città, distaccandosi dall'universo culturale contadino. Senza dubbio, ci sorprenderanno elementi come la bella carta da parati ispirata a motivi orientali di uno dei salotti. Fu un capriccio esotico portato dal primo marchese di Figueroa dalla Russia, dove assunse la carica di ambasciatore agli inizi del XIX secolo.

Pesce, frutti di mare e vino albariño

Quando saluteremo la cantina e i diversi spazi che la compongono, sarà ora di cena. Pesce e frutti di mare di questa ría, preparati alla griglia o con salse e condimenti più o meno sofisticati, anche a base di albariño, sono i protagonisti dei menù dei ristoranti e dei bar di tapas delle strade adiacenti alla Praza de Fefiñáns.
 

2º Giorno

Camelie e vigneti nei pazos di Vilagarcía de Arousa e Ribadumia

Il Pazo de Rubiáns, un maestoso giardino invernale

Dopo una tranquilla colazione a Cambados, vi consigliamo di iniziare la mattinata con una visita dall'alto valore botanico, enologico e storico-artistico. Ci riferiamo al Pazo de Rubiáns, molto vicino alla località di Vilagarcía de Arousa, dove giungeremo in soli venti minuti di macchina dalla VRG-43.

Collocandoci davanti al portone d'ingresso della tenuta osserviamo sin da subito l'iscrizione storica realizzata da García de Caamaño y Mendoza, signore della Casa de Rubiáns. La visita, della durata di due ore, sarà guidata dal personale della tenuta e si svolgerà come una passeggiata didattica attraverso i giardini, il parco, il bosco e il vigneto, per concludere all'interno della Casa de Rubiáns che, dalla sua ristrutturazione avvenuta nel XVIII secolo, fu trasformata in pazo (palazzo signorile tipico galiziano).

Le camelie dominano nel Pazo de Rubiáns, da quando il duca di Caminha le regalò ai signori di questa tenuta agli inizi del XIX secolo.

Qui la camelia è la signora tra oltre cento specie di fiori, da quanto il duca di Caminha le donò ai signori di questa tenuta agli inizi del XIX secolo. L'età e il portamento le hanno trasformate in strutture sorprendenti. Oggi vi sono oltre 35 specie e 800 varietà diverse, rendendo Rubiáns un maestoso giardino invernale.

Uno dei luoghi mitici del percorso è l'Estanque de las Ranas (laghetto delle rane), con il suo pergolato e il suo berceau rivestito di piante, e circondato da platani e bossi. Dietro ad esso, ci addentriamo in un bosco destinato a verde di rigogliosi alberi di specie caducifoglie. Se è una giornata di sole, osservate come la luce svela tutta la vegetazione del sottobosco.

Potremo partecipare alla vendemmia, se è la stagione giusta

Da questo luogo saliamo su una pendice coltivata principalmente ad uva albariño, dalla quale godiamo di magnifici panorami della ría e di Vilagarcía de Arousa. Il vigneto si estende lungo 25 ettari, coltivati con sistemi a pergola e di palizzamento. Potremo forse osservare i lavoratori del vigneto all'opera. Se vogliamo, è anche possibile partecipare alla vendemmia, se è la stagione giusta, programmandolo in anticipo.

Dietro al vigneto scopriamo la zona più nuova del giardino, di 25 mila metri quadrati, nella quale si alternano zone in pendenza rocciose e un bel salto d'acqua. La filosofia che sta alla base dei lavori realizzati qui, alcuni in fase progettuale, è quella di recuperare una zona che rimase danneggiata dall'ondata di incendi del 2006 in Galizia.

Il particolare odore di canfora

I nostri anfitrioni non ci faranno perdere nessun dettaglio dell'insieme di eleganti cedri rossi, delle palme, delle magnolie perenni dell'ingresso, dei cedri della California, delle enormi querce da sughero e dei canfori, invitandoci a spezzarne una foglia per sentire il tipico odore della canfora. Rimarremo senza dubbio basiti anche per le dimensioni dei giganteschi esemplari di Eucaliptus globulus piantati nel 1820, tra i quali si trova il più grande d'Europa, dalla circonferenza di 14 metri. Le sorprese sembrano non finire mai a Rubiáns.

Visita all'interno del pazo, al panificio e alla cantina

Dopo aver visitato l'esterno, è il momento di addentrarci nel pazo, con le sue sale decorate in stile ottocentesco. Visiteremo, inoltre, la cappella familiare, un edificio del XVI secolo dedicato a San Giuseppe, in cui possiamo osservare una rarità nell'ambito della simbologia religiosa: lo sposalizio della Madonna. Sarà anche inconsueta ai nostri occhi la rappresentazione di quello che è conosciuto come “San José Milagreiro” (San Giuseppe dei miracoli), un'immagine del santo da giovane con il Bambino Gesù in braccio.

Concludiamo con la visita a diversi edifici costruiti nel XV secolo, come il panificio, la cantina, le scuderie o stalle, che sono stati ristrutturati e oggi ricevono le visite e accolgono al loro interno il negozio. In quest'ultimo troveremo prodotti artigianali connessi all'universo delle piante di Rubiáns come candele di canfora, saponi elaborati con olio di camelia, gioielli artigianali, oltre al vino prodotto nelle cantine del pazo.

Le vongole di Carril

Per pranzo vi proponiamo di percorrere un breve tragitto in macchina fino a Vilagarcía de Arousa, una delle principali località della Galizia, in cui i ristoranti servono eccellenti piatti a base di pesce e frutti di mare. Un'alternativa è quella di guidare per dieci minuti più a nord, fino a raggiungere il paese di Carril, famoso per le sue vongole, esaltate in una sagra gastronomica in loro onore, che si celebra ad agosto. Vi consigliamo un menù a base di questo squisito bivalvo, accompagnato da altri frutti di mare della zona, senza rinunciare ai vini albariño dell'area secondaria di O Salnés, della Denominazione di Origine Rías Baixas.

La “Camelia d'Oro”, nel Pazo Quinteiro da Cruz

Dopo pranzo, vi invitiamo a visitare uno degli esempi di giardino di palazzo maggiormente di spicco della Galizia, il Pazo Quinteiro da Cruz, nella frazione di Lois, facente parte del comune di Ribadumia. È uno spazio dall'alto valore botanico e decorativo, in cui la camelia è la protagonista del giardino, non solo perché qui ne vengono coltivate oltre mille varietà, ma perché ciò è fatto con premura e sapienza, e per questo motivo, in diverse occasioni, ha ricevuto il riconoscimento di "Camelia d'Oro" al Concorso-Mostra Internazionale della Camelia.
Il Pazo Quinteiro da Cruz possiede strumenti propri del tino e utensili agricoli catalogati nel patrimonio storico viticolo europeo. Camminando in questa tenuta di sette ettari, vedrete come il luogo sembri sprigionare l'essenza di buona parte del simbolismo galiziano grazie agli elementi che lo compongono: la casa signorile, un magnifico edificio del XVIII secolo; due hórreos spettacolari (granai in pietra o legno su pilastri), uno della lunghezza di 15 metri e l'altro contiguo a uno stagno-lavatoio; due cruceiros (croci in pietra erette in genere agli incroci di strade), fontane ornamentali, la colombaia e la cappella. Noterete come tutto è avvolto dalla bellezza semplice del granito galiziano, macerato per decenni nell'umidità del muschio e dei licheni.

La tenuta presenta un portico sotto il quale sono esposti elementi dall'importante valore etnografico, come un'antica lareira (pietra della casa su cui si accende e si conserva il fuoco), strumenti del tino e utensili agricoli, catalogati nel patrimonio storico viticolo europeo e nel patrimonio storico-artistico della Galizia.

Una cantina di tradizione familiare

Il giardino è circondato da vigneti di uva albariño, anch'esso visitabile. Da questi è estratta una produzione limitata ma squisita, con cui vengono elaborati i quotati vini bianchi nella cantina di famiglia, situata in un antico edificio di pietra all'interno della tenuta. All'interno è possibile contemplare tutti gli strumenti necessari per la criomacerazione del mosto e per il successivo processo di fermentazione e di controllo, a bassa temperatura, in serbatoi di acciaio inossidabile. Dopo la visita sarà un buon momento per degustare i vini della cantina.

Cena a O Grove e pernottamento sull'isola di A Toxa

Una volta conclusa la visita, vi proponiamo di dirigervi a sud-est in direzione O Grove, località conosciuta come la “capitale dei frutti di mare” e di fare una passeggiatina sul lungomare osservando l'intensa attività del suo porto turistico, prima di cena. Quando arriverà l'appetito, una qualsiasi delle marisquerías (locali in cui si vendono/cucinano frutti di mare) della zona sarà, senza dubbio, di vostro gradimento. Per pernottare, troverete alloggi di alta qualità nella bella e vicina isola di A Toxa, nella quale sono presenti due hotel-stabilimenti termali e un hotel-centro di talassoterapia, entrambi emblema del lusso e delle cure termali.

3º Giorno

Frutti di mare, giardini e acque minero-medicinali

La traversata della ría de Arousa

Dopo aver fatto una buona colazione, con una stupenda vista sul mare e sul contorno della ría de Arousa da A Toxa ci imbarchiamo in una traversata marittima della ría, per scoprire le sue attrattive paesaggistiche e la sua ricchezza di frutti di mare. Non dimenticate che le Rías Baixas galiziane sono considerate una delle più grandi riserve di fitoplancton del pianeta, secondo la FAO. È questo il motivo per cui diversi frutti di mare allevati qui su bateas (piattaforme di legno sul mare) raggiungono dimensioni notevoli e acquisiscono un sapore eccezionale.

Per iniziare l'avventura sarà necessario spostarci di nuovo al porto turistico di O Grove, a soli cinque minuti di macchina, dal quale partono barche a vela, catamarani o barche dal fondo trasparente che effettuano queste traversate della ría. Molti di essi offrono il pranzo a bordo, a base di un menù tipicamente galiziano, che generalmente include la degustazione di frutti di mare freschi, in empanada gallega (sfoglia di pasta ripiena) o secondo altre preparazioni tipiche, accompagnati da vino albariño della Denominazione di Origine Rías Baixas, ragion per cui vi consigliamo di scegliere quest'opzione.

Il lavoro sulle bateas

Durante l'escursione si passa, sul fondo del mare, accanto a veri boschi di alghe, facilmente osservabili dal fondo di vetro della barca. Sostiamo anche davanti alle bateas, per osservare il duro lavoro dei bateeiros, che districano, con aiuto meccanico, le reti contenenti i frutti di mare, che possono pesare fino a 300 chili. E rimuovono le alghe e i parassiti affinché questi non compromettano la crescita delle cozze, delle ostriche o delle capesante coltivate sulla batea. Dal fondo trasparente della barca è possibile vedere come queste reti pendono nel fondo del mare e scoprire, inoltre, banchi di pesci di diverse specie, come saraghi, boghe o pesci balestra.

Quando sbarchiamo al  porto di O Grove, possiamo riprenderci dal viaggio facendo uno spuntino seduti ai tavolini di qualche bar lì vicino, per poi dirigerci al comune di Meis, dove arriveremo in meno di mezz'ora dalla AG-41.

La tenuta A Saleta, un riferimento in ambito botanico

Qui si trova la tenuta A Saleta, riferimento in ambito botanico nei registri dei "Jardines de España" (Giardini di Spagna) della Sociedad Española de la Camelia (Società spagnola della camelia), di importante rilievo nella coltivazione di questo fiore. Qui vengono coltivati 200 esemplari di camelia in una prateria che appare come dipinta di bianco, rosa, rosso, violaceo e di toni screziati nel periodo di fioritura (tra novembre e marzo).

Al nostro passaggio, osserviamo anche rododendri, azalee, protacee e mirtacee australiane ed ericacee sudamericane, perfettamente etichettate e identificate; un corridoio con diverse varietà di piante rampicanti  e luoghi in cui gli arbusti si sono trasformati in alberi. La tenuta è circondata da cinque ettari di roveri, eucalipti e querce da sughero, tra i quali si nasconde una colombaia ottagonale. In generale ci rechiamo a visitare un giardino in cui regna un caos perfettamente ordinato, progettato dalla paesaggista Brenda Colvin.

Accanto al podere troviamo un hórreo (granaio in pietra o legno su pilastri) e una cappella, che conserva ancora una pala d'altare e una volta policromatica, dove si ritrovano gli abitanti del luogo per celebrare la festa de A Virxe da Saleta.

Cure termali ad A Toxa

Una volta conclusa la visita, vi consigliamo di tornare all'isola di A Toxae di prendervi un pomeriggio di relax, per godere della salubrità dell'acqua del mare e delle sorgenti. Potete anche ricevere un trattamento di bellezza, rilassante o sanitario. Ve ne sono di particolarmente suggestivi, come quelli che uniscono la talassoterpia alle proprietà benefiche dell'uva albariño. In questo modo non rinunciamo a un altro degli aspetti che la viticoltura di O Salnés esporta a ambiti come quello terapeutico o cosmetico.

Dopo le cure termali è sempre indicato e perfino gradevole finire di rilassarsi con un sonnellino. Al risveglio ci sentiremo completamente riposati per fare una passeggiata sull'isola, che ci farà bene prima di cena e ci farà venire appetito. Dalle rive dell'isola si gode di panorami privilegiati della ría, calpestando la sabbia della spiaggia, o da stradine decorate da bianche balaustrate. All'interno vi sono, inoltre, diversi sentieri cadenzati da palme e un parco di pini in cui respirare aria pura.

 

4º Giorno

Da A Toxa a Combarro, Pontevedra e Soutomaior

La tradizione dei saponi di A Toxa

Dopo aver fatto colazione, non possiamo lasciare l'isola senza visitare la singolare cappella de las Conchas, in pieno centro. L'interno conserva una certo carattere marinaro, ma la vera attrattiva è l'esterno, completamente ricoperto di conchiglie di capasanta, offrendoci la decorazione perfetta per immortalare la visita con una foto.

Se desideriamo concludere gli acquisti e i regali, possiamo recarci al negozio-museo di “La Toja”, marca che produce uno dei saponi dalla più lunga tradizione in Spagna, nonché altri prodotti di igiene e cosmetica. Al suo interno seguiremo la sua storia mediante pannelli esplicativi, e troveremo in vendita sali, saponi o creme elaborate con le acque termali. Quando lasceremo l'isola sarà inevitabile imbatterci nelle venditrici di collane di conchiglie, che si appostano sulla strada, dando il benvenuto ai visitatori che arrivano e salutando quelli in partenza.

Vi invitiamo a continuare l'itinerario sulla PO-316 e sulla PO-308, strada costiera che scorre lungo il profilo settentrionale della Ría de Pontevedra. Al nostro passaggio, ci imbatteremo in paesini marinari e importanti località turistiche, come Sanxenxo e Portonovo.

Il fascino di Combarro

Poco prima di arrivare a Pontevedra è indicata la località di Combarro, sorprendente per la sua singolare tradizione marinara. Vi consigliamo di fare una piccola sosta e di addentrarvi nel suo centro storico fino alla piazza di San Roque, e di percorrere le sue ripide strade, che scendono fino alla ría. Da qui avremo la sensazione di trovarci su una grande mole di granito, in cui sono state scolpite le case con i loro portici e le loro balaustrate di ferro battuto, pietra o legno.

Durante la passeggiata ci imbatteremo in numerosi cruceiros (croci in pietra erette in genere agli incroci di strade), la maggior parte con l'immagine della Madonna e di Gesù, uniti di spalle. Se volgiamo lo sguardo verso il punto in cui guarda il Cristo, vedremo la terra, e se facciamo lo stesso con la Madonna, vedremo il mare. Questa è la particolarità dei cruceiros di Combarro.

Proseguite, quindi, verso la spiaggia di Padrón, che ci svela il panorama più sorprendente di Combarro, costituito da trenta hórreos (granai in pietra o legno su pilastri) allineati in riva al mare. Decorati da piante, perfino con la vernice scrostata e con isolotti d'erba sui tetti, il loro aspetto risulta essere seducente. Tradizionalmente, i marinai li utilizzavano come essiccatoi per il pesce e come magazzini per mais, patate e altri prodotti portati in barca dall'altro lato della ría, dove possedevano terreni agricoli, in quanto quelli della loro riva erano montagnosi e meno idonei per la coltivazione.

Le vivaci piazze del centro storico di Pontevedra

Partendo da Combarro, seguendo la stessa direzione verso l'interno della ría, arriviamo subito a Pontevedra, dove vi proponiamo di pranzare in una delle osterie, dei bar o dei ristoranti del centro storico, di cui si vantano gli abitanti di Pontevedra, per il fatto di essere uno di quelli conservati meglio in Galizia. Il caffè riservatelo per i tavolini dei bar di una delle meravigliose piazze della città, come quella di A Verdura, A Ferrería ou A Leña, spazi pubblici sempre molto movimentati, perché qui ve lo godrete più intensamente.

Non potete lasciare Pontevedra senza aver visitato la cappella de la Peregrina,uno degli edifici più simbolici della città, in quanto è il santuario della patrona. La sua pianta è praticamente rotonda, a forma di conchiglia di capasanta, e la sua facciata convessa è preceduta da un atrio con scale, decorato da una balaustrata con pinnacoli. Nel corpo superiore prestate attenzione alle immagini di Santiago, San Roque e la Peregrina, tutti vestiti da pellegrini giacobei, in qualità di protettori dei fedeli che si recavano a Santiago dal cammino portoghese.

Le curiosità del giardino del castello di Soutomaior

E come ciliegina sulla torta dell'ultima giornata tra vigneti e giardini, vi incitiamo a visitare l'unico giardino della Spagna dichiarato "Giardino di eccellenza internazionale", riconoscimento conferitogli dalla Società Internazionale della Camelia. Si tratta del parco botanico del castello di Soutomaior, situato nel comune che porta lo stesso nome, nella circoscrizione territoriale di Redondela.

Dalla N-550 arriveremo in circa 25 minuti. Non dobbiamo dilatare molto la visita, in quanto è un luogo ricco di sorprese, come un'ampia collezione di oltre 500 esemplari di 25 specie diverse di camelia. Il protagonista è l'esemplare più antico, alla cui base crescono 18 tronchi, che fanno di esso quello di maggior portata della Galizia. Tuttavia, in base all'età, il più anziano del luogo è un castagno di 800 anni, situato in un bosco di alberi autoctoni. Troveremo anche palme, sequoie, piantagioni di alberi da frutta e una spettacolare veduta dei vigneti disposti in terrazzamenti sulla collina.

L'esterno è di libero accesso e gratuito, mentre l'interno del castello è soggetto a orari di apertura mattutini e pomeridiani. Se avete la possibilità di visitarlo, non perdete l'occasione di conoscere le sale ristrutturate di questa fortezza, feudo di Pedro Madruga, figura chiave della storia medievale della Galizia.

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