Turismo de Galicia

Il Parco Forestale Outeiro da Cela fa parte del complesso turistico-sportivo O Corgo, dove si trova uno dei punti di accoglienza del Centro MTB Serra do Xurés. Un'area ricreativa naturale di quasi 40 ettari con un percorso molto facile, senza quasi alcuna pendenza accumulata, e che, lungo i suoi quasi 6 chilometri di percorso, permette di avvicinarsi alla riva del bacino di As Conchas e di visitare il villaggio di O Rañadoiro.

Si consiglia di salire fino al punto più alto di O Noval, una piccola collina molto vicina al punto di partenza di questo itinerario, raggiungibile attraverso diversi sentieri segnalati. Da qui si gode di una splendida vista panoramica sul bacino e sui resti archeologici dell'accampamento militare romano di Aquis Querquennis, nel vicino comune di Bande.

Il complesso di O Corgo dispone di un campeggio e di una vasta gamma di attività ricreative per godere appieno di questi eccezionali luoghi. Spiccano le attività nautiche come il kayak e la vela, nonché la possibilità di partecipare a percorsi escursionistici organizzati o di praticare l'arrampicata sulle pareti di roccia all'aperto.

Dal parcheggio del punto di accoglienza si possono percorrere i due chilometri che lo separano dal Rectoral de San Pedro, attualmente alloggio della rete di Turismo Rurale, da cui parte l'Itinerario 2 "Travesía do Xurés".

L'itinerario inizia presso l'antica canonica di San Pedro a Muíños, oggi convertita in alloggi per il Turismo Rurale. Si sale fino al villaggio di O Agrelo, che si deve attraversare per arrivare a Picós, passando per una zona di bosco autoctono ben conservato. Seguendo le indicazioni del sentiero PR-G Torrente-Salgueiro, che fa parte della rete di percorsi del Parco, si raggiunge l'eremo di A Clamadoira, da cui si può contemplare una bella vista panoramica sulla valle del fiume Limia. La piccola chiesa del XVIII secolo è circondata da magnifiche querce secolari.

La prossima tappa da non perdere è il villaggio di Prado de Limia, di cui si può ammirare la tipica architettura popolare di O Xurés, nonché la chiesa di San Salvador e un forno comunale restaurato.

Si attraversa il fiume Salas su un ponte di pietra fino a raggiungere un'area ricreativa con diversi mulini, alcuni dei quali ancora in funzione. Su una pista ben mantenuta si sale verso Albite, un piccolo villaggio di allevatori. Dopo una salita e una discesa molto tecnica, si può raggiungere la parrocchia di A Cela, dove le case e le stalle si fondono con i grandi massi di granito formando un'architettura unica. A valle di A Cela si trova la spettacolare cascata di A Poza da Seima. Attraversando il fiume Salas su un ponte di legno si inizia un'impegnativa pedalata di 15 minuti fino a raggiungere la pista sterrata che porta a Reparade, dove si congiunge la Strada 6 "Via Nova", che proviene da Lobios. Lasciata Reparade, il sentiero riporta alla salita verso l'eremo di A Clamadoira. Il ritorno alla canonica di San Pedro avviene attraverso uno stretto sentiero che termina sulla strada di Mugueimes, a pochi metri dalla fine di questo percorso.

Dal punto di accoglienza situato nel centro del monte Aviva, nel centro di As Maus de Salas, ha inizio una piacevole passeggiata in bicicletta che ci permette di tornare all'Età del Bronzo con un chiaro carattere ludico-interpretativo del patrimonio archeologico che sopravvive nei dintorni di questo Parco Naturale.

Durante questo percorso si condividono dei tratti con l'itinerario 4 "Picos de Fontefría" e con l'itinerario 5 "Serra do Pisco".

Prima di attraversare la diga del bacino di Salas, si incontra la Casiña da Moura e, poco dopo averla attraversata, la Casola do Foxo, situata in un piccolo punto panoramico naturale che coincide con l'attuale incrocio con il percorso 4. Si tratta dei due dolmen più importanti di A Baixa Limia, risalenti al III millennio a.C. e spostati dal luogo di origine a causa della costruzione del bacino idrico.

Dopo aver percorso un sentiero che costeggia il bacino, in cui si possono osservare diverse formazioni rocciose molto singolari, si arriva al ponte che unisce Guntumil con As Maus de Salas. A questo punto del percorso, si può scegliere di collegarsi all'itinerario 5, che porta al rifugio O Pisco, oppure attraversare il ponte per continuare l’itinerario archeologico e visitare un altro esempio dell'apogeo del Megalitico in questo territorio: la necropoli di Outeiro de Cavaladre, formata da due mámoas (tombe megalitiche) in cui sono stati ritrovati resti di punte di freccia e vasi di ceramica.

Si torna al punto di partenza attraverso le strette vie di As Maus de Salas, dove si possono ancora vedere i resti della cappella di Santa Baia.

Si tratta senza dubbio di uno dei percorsi più spettacolari e impegnativi. Con un totale di 32,4 chilometri e un dislivello cumulativo di quasi 1.700 metri, è una vera sfida anche per i ciclisti esperti.

Dal punto di accoglienza di As Maus de Salas, dopo aver attraversato la diga del bacino, ci si lascia sulla sinistra il dolmen noto come Casola do Foxo e si svolta a destra lungo un ampio sentiero sterrato.

Percorrendo una lunga salita, l’itinerario si addentra gradualmente nel tipico paesaggio granitico e semidesertico di O Xurés fino a raggiungere la zona nota come Outeiro do Home Dereito, a 1.115 metri di altitudine.

Il percorso prosegue fino a raggiungere il villaggio di O Salgueiro, situato ai piedi dei Picos de Fontefría, abbandonato dai suoi abitanti a metà del XIX secolo a causa della difficoltà di creare adeguate vie di accesso. L'intero gruppo di edifici e il terreno circostante appartengono attualmente alla Xunta de Galicia che, in collaborazione con il Parco Naturale Baixa Limia-Serra do Xurés, sta portando avanti diversi programmi per la gestione dell'ambiente e la sua graduale ricostruzione. Nelle vicinanze sono stati avviati anche programmi di recupero dello stambecco.

Lasciando O Salgueiro e dopo una ripida salita, si arriva a Carballeira da Barxa, un'area di foresta nativa molto ben conservata nonché Riserva Integrale di quest'area protetta. L'ultima parte del percorso, prima di ricongiungersi all'itinerario 3 "Megalitico" e tornare ad As Maus de Salas, attraversa le zone più alte della Serra do Xurés, tra rocce e massi di granito che conferiscono al paesaggio un aspetto arido ma di grande valore naturalistico.

Percorso PICOS DE FONTEFRÍA

Partenza	Centro di montagna Aviva. As Maus de Salas 41ª56´10.53”N / 007º55´28.59”W		altezza massima	dis. accum. positivo [+]	distanza	LINK
			1161 m	1106 m	32,4 km	5
Arrivo	Centro di montagna Aviva. As Maus de Salas 41ª56´10.53”N / 007º55´28.59”W		altezza minima	dis. accum. negativo[-]	tempo	difficoltà
			766 m	-1106 m	4h

Per accedere al borgo di O Salgueiro, di proprietà della Xunta de Galicia, i visitatori devono informare il Parco Naturale per telefono (+ 34 988 788 755/ + 34 988 788 761 dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 18:00 in inverno - dal 16 settembre al 14 marzo - e dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 16:00 alle 20:00 in estate - dal 15 marzo al 15 settembre), via fax (+ 34 988 788 762) o via e-mail (parque.natural.xures@xunta.gal), indicando i seguenti dati:

• Persona responsabile (nome e cognome, numero della carta d’identità, indirizzo, numero di telefono, e-mail di contatto e dichiarazione esplicita di conoscere e accettare le regole di accesso al villaggio)
• Data della visita
• Numero di partecipanti

L'accesso al villaggio deve avvenire a piedi o in bicicletta dalle 10:00 alle 20:00 da maggio a ottobre e dalle 10:00 alle 18:00 il resto dell'anno.

Il percorso è lo stesso dell'itinerario 3 "Megalitico" fino al ponte che attraversa il bacino di Salas, dove si prosegue a destra verso il villaggio di Guntumil.

Lasciata alle spalle questa cittadina di appena 150 abitanti si inizia una lunga salita lungo un'ampia pista in perfette condizioni che guadagna gradualmente quota fino a raggiungere il Rifugio di Pisco, a 1.395 metri di altitudine. Da qui si ha la possibilità di godere di una vista panoramica sulla Valle di Salas.

Si inizia la discesa verso Portela de Pitões, lungo la frontiera tra Galizia e Portogallo, segnata da una cornice di pietra che indica il confine tra i due Paesi, un territorio dominato dagli antichi contrabbandieri e che oggi offre una spettacolare vista sul Parco transfrontaliero Gerês-Xurés, che comprende quasi 90.000 ettari di territorio protetto in entrambi i Paesi.

Una volta raggiunto il villaggio di Requiás, si consiglia di visitare il forno comunale, prima di tornare al ponte sul lago artificiale per attraversarlo in direzione di As Maus de Salas e condividere gli ultimi chilometri con gli itinerari 3 e 4.

La Via Nova, costruita sotto l'imperatore Augusto nel I secolo d.C., ha svolto un ruolo fondamentale nell’ideazione dell’assetto della Galizia, collegando Bracara Augusta (Braga) con Asturica Augusta (Astorga).

L'itinerario inizia nel luogo noto come Portela do Home, un ex valico di frontiera con il Portogallo. Utilizzando l'antico itinerario della Via Nova, oggi recuperato attraverso il programma statale dei Sentieri Naturali, si inizia una discesa di quasi 7 chilometri lungo la valle del fiume Caldo, dove si possono osservare diverse serie di pietre miliari (un antico sistema di marcatori chilometrici rappresentati da cippi di pietra). Nell'ultima parte di questa discesa, si consiglia di visitare la cascata più lunga della Galizia, Corga da Fecha, spettacolare nei mesi invernali, nonché i resti romani della cosiddetta Aquis Originis, una dimora romana in cui si possono ancora osservare una serie di archi che facevano parte della zona termale. Si raggiunge poi la località nota come Riocaldo, perfetta per una sosta lungo il percorso e per conoscere l'area di balneazione all'aperto nei dintorni delle Terme di Lobios.

Il percorso prosegue in direzione del villaggio di Vilameá, dove una deviazione sulla destra indica l'accesso, attraverso una ripida salita, all'eremo di Nosa Señora do Xurés. Da questo punto si gode di un'impressionante vista panoramica sulla Sierra de Santa Eufemia e sulla valle del fiume Caldo. Uscendo da questo villaggio, troviamo dodici mulini restaurati sulle sponde del fiume Vilameá. A Lobios si consiglia di visitare la chiesa e il Centro di Interpretazione del Parco Naturale.

Da questo punto, si consiglia un'ultima sosta all'eremo di A Clamadoira, prima di raggiungere la fine del percorso presso la canonica di San Pedro in Muíños.

Dal parcheggio situato all'ingresso del comune di Lobios ci si può dirigere verso i bacini d'acqua nei pressi del villaggio di A Cela. È un percorso impegnativo per i ciclisti a causa delle continue salite e discese, ma ne fa da contrappeso il magnifico paesaggio circostante. Attraversa piccoli villaggi come Gustomeao, San Paio, O Puxedo e A Vila, e permette di scoprire luoghi di grande fascino come Chao de Requeixo, un luogo di grande importanza paesaggistica, o la chiesa di San Miguel e la cappella di Virxe da Reguenga, esempi dell'architettura religiosa della zona.

A metà del percorso si incontra una deviazione che conduce al fiume Mao (affluente del fiume Salas), dove si possono visitare alcune piscine naturali che formano piccole cascate e si può ammirare un luogo davvero unico. C'è la possibilità di continuare a risalire la strada fino a raggiungere il villaggio di A Cela e proseguire lungo l'itinerario 2 "Travesía do Xurés", che consente di terminare questo percorso presso la Canonica di San Pedro a Muíños. Se si sceglie di tornare al "Percorso circolare di Lobios", la seconda metà dell'itinerario ha una pendenza più favorevole ed è accompagnata del fiume Cabaleiro che si attraversa sopra un piccolo ponte ad A Portaxe prima di tornare al centro di Lobios.

Questo percorso parte in direzione sud dal centro di Lobios verso le "Minas das Sombras", alla scoperta di un ambiente totalmente naturale che rivela chiaramente un'orografia impegnativa. La prima parte dell’itinerario sale fino a raggiungere il vecchio sfruttamento minerario, il cui tratto finale coincide con un sentiero che deve essere percorso in bicicletta per preservare lo stato della strada. Tornati sul sentiero principale, dove la salita si fa più dolce, si lascia sulla destra un sentiero che conduce alla parte superiore della Corga da Fecha, una delle cascate più rappresentative del Parco Naturale Baixa Limia-Serra do Xurés. Si ha anche l'opportunità di vedere altre cascate come per esempio la Corga do Curro, la Corga do Medeiro, la Corga da Candela e la Corga da Revolta.

Arrivando a Portela do Home si raggiunge il confine con il Portogallo, da dove inizia la discesa verso il punto di partenza e dove si condividono i primi chilometri della Route 6 "Via Nova" fino a tornare a Lobios.

Dal Balneario Lobios-Caldaria, questo percorso si dirige a nord verso l'Alto di Santa Eufemia. Dopo aver lasciato la zona di Río Caldo e aver percorso pochi metri lungo la OU-312, si devia verso Bubaces e Padrendo, dove si può visitare la cappella di Santa Catarina e osservare la singolarità di una colombaia. Lasciandosi alle spalle Padrendo, si continua il percorso che porta a Chan de Ventoselo lungo un sentiero in salita in ottime condizioni che permette di godere di una spettacolare vista panoramica sulla Corga da Fecha.

Per chi vuole percorrere un’alternativa più semplice, a metà della salita c'è una svolta segnalata a sinistra che porta a Torneiros e permette di tornare indietro lungo un sentiero molto facile fino alle Terme di Lobios Caldaria. Chi opta per la versione lunga del percorso continuerà la salita fino a raggiungere una deviazione a destra verso l'Alto di Santa Eufemia, da cui si può vedere in parte quanto esteso è il Parco Naturale Baixa Limia-Serra do Xurés. Per motivi di conservazione dell'ambiente naturale in cui ci si trova, i 2,5 chilometri che separano la pista principale dalla cima della collina devono essere percorsi in bicicletta.

Da questo punto, il percorso prosegue verso il confine portoghese e gira a sinistra fino a collegarsi con la Strada 6 "Via Nova", dove si può visitare un gruppo di pietre miliari (un antico sistema di marcatori chilometrici di epoca romana rappresentato da cippi di pietra), fare una deviazione verso la Corga da Fecha o visitare i resti di una dimora romana adibita a spazio termale e nota come Aquis Originis, prima di tornare al lago artificiale.